Che scuola vorresti per i tuoi figli?


Nel 1998, dal desiderio di alcuni genitori di coinvolgersi sempre di più nella vita della scuola della Cooperativa, è nata l’Associazione Amici del Pellicano, fondata su un’amicizia operativa tra famiglie per rispondere alle necessità delle varie scuole. L’Associazione spesso organizza eventi, raccolte fondi o incontri, come l’aperitivo che si è svolto qualche settimana fa e che ha coinvolto diversi genitori. Per molti di loro, che da anni partecipano alla vita dell’associazione, è stata certamente un’occasione per ritrovarsi e confrontarsi su diversi temi. E per tanti genitori nuovi, come Francesco Ferretti, è stata una grande opportunità di conoscenza e scoperta della scuola e della Cooperativa, e gli abbiamo chiesto di raccontarcelo:
Buongiorno Francesco, so che avete da poco iscritto i vostri figli alla scuola primaria Il Pellicano. Cosa vi ha colpito?
Sì, esatto. I nostri figli frequentano da poco la scuola: la più grande si è trasferita in quarta l’anno scorso, il più piccolo frequenta la prima. Siamo stati colpiti dalla passione con cui i maestri e tutti i dipendenti svolgono il loro lavoro e dalla evidente volontà di permettere ai bambini di fare esperienza. È palpabile il senso di fiducia nel genere umano che si respira nella scuola.
Qualche settimana fa ha partecipato all’aperitivo organizzato dall’Associazione “Amici del Pellicano” con la dott.ssa Bassani. Quali sono state le sue impressioni?
Ho partecipato spinto dalla curiosità di scoprire chi avesse ispirato Simonetta, e volevo anche conoscere la dott.ssa Bassani. L’incontro mi ha permesso di scoprire la storia della scuola, di cui io vedo gli effetti educativi sui miei bambini.

Come era organizzato l’incontro?
Si è svolto in due tempi: prima hanno parlato Monica e il maestro Luca, raccontando le loro storie di genitore e docente. È stato bello sentire che l’origine del Pellicano è una mamma che ha fondato con i propri amici una scuola “per come l’avrebbe voluta” per i suoi figli mettendo alle basi della scuola gli stessi princìpi che vengono messi in pratica ogni giorno anche oggi: l’esperienza e la fiducia nel cuore buono dell’uomo.
Se dovesse scegliere una parola o una frase con cui descrivere la scuola, che cosa sceglierebbe?
Mi verrebbe da dire che “questa scuola è il contrario della scuola di Matilde” del racconto di Roald Dahl, dove più volte ricorre l’idea che se ci si diverte non si sta imparando, quando invece è esattamente l’opposto! Le parole che mi vengono in mente sono sicuramente fiducia, da parte della scuola anche nei confronti di maestre giovanissime, dei bambini verso gli insegnanti, delle famiglie verso la scuola. E poi esperienza, la parola chiave che vale sia per i bambini, sia per le maestre, che ogni giorno fanno esperienza con loro.