Scoperte sulla neve

Qualche settimana fa tutte e tre e classi quarte della scuola Primaria “Il Pellicano” sono state in gita a Lavarone, immersi nel bianco della neve di quei luoghi. Per bambini e insegnanti è stata un’importante occasione di scoperta e di crescita, oltre che di divertimento. Abbiamo intervistato le maestre Sara ed Elena per saperne di più.
Ciao maestre, da dove deriva l’idea di questa gita?
L’esperienza di condividere una giornata sulla neve è nata diversi anni fa quando portavamo i bambini in giornata sull’Appenino; era una giornata bellissima, ma apriva tante possibilità che nel tempo di una giornata non si potevano approfondire. Così cinque anni fa abbiamo deciso di scommettere su una gita di più giorni, e abbiamo scelto Lavarone perché una delle nostre maestre è originaria di lì, e i suoi rapporti ci permettono sempre di essere trattati “con un occhio di riguardo”!
Come è organizzata la gita?
La gita dura tre giorni, molto intensi e molto ricchi. I bambini alloggiano in un hotel a poca distanza dalle piste. Il primo giorno vengono divisi in gruppi, in base alle precedenti esperienze sugli scii, e poi seguono complessivamente 8 ore di lezione con i maestri di sci. E nel pomeriggio del secondo giorno c’è un’ulteriore sorpresa: discesa sui gommoni da neve!
Cosa porta questa esperienza ai bambini?
Una gita di questo tipo metta in gioco diversi aspetti: la convivenza, la condivisione, le autonomie nella gestione delle proprie cose (dalla valigia allo sci), il riscoprirsi insieme nei momenti di fatica che, nei dialoghi con i bambini, diventano occasione di crescita. Solo per fare un esempio: il primo giorno aiutare tutti a mettere gli scarponi richiede 45 minuti; il terzo giorno in dieci siamo tutti pronti a partire! I bambini si scoprono capaci di cose che loro stessi non sospettano, e tornano più certi e più grandi.
Immagino che i bambini fossero molto contenti di partire...
Sì, molto! Siamo partiti di mercoledì e “lunedì e martedì sono stati giorni di affannosa e bella attesa”. I bambini sono stati tutti molto contenti: certamente è stata un’esperienza di bellezza e di silenzio, che, guardati insieme, fanno bene al cuore.
Che cosa hanno raccontato al loro ritorno a scuola?
Sicuramente è stata un’esperienza favolosa, che ha permesso loro di conoscersi e di conoscere gli altri meglio: hanno superato le loro paure e hanno assaporato ogni singolo momento. Quello che hanno detto subito dopo lo lascia pensare molto chiaramente. Ecco qualche stralcio:
- “Quel mattino mi sentivo molto più timoroso...facevo tanti capitomboli. Il pomeriggio, invece, stranamente sparì quella fifa e tornò la voglia di sciare. Mi sentivo sicuro di fare quello che diceva il maestro”;
- “La notte è stata pazzesca!!! I maestri venivano a darci la buona notte e gliela davamo anche noi. Tenevamo le dita incrociate... quando dovevamo dormire eravamo eccitati e non subito ci riuscivamo”;
- “Quell’aria gelida e pungente, assai piacevole, mi ricordava momenti belli. Ero libera. E in quel breve momento successe qualcosa che non avevo quasi mai provato: provai speranza, un’ondata di speranza”.
